MONOPOLISTA

(mi gioco la vita)

un progetto di quotidiana.com
con Roberto Scappin| Paola Vannoni
co-produzione quotidianacom | KRONOTEATRO
con il sostegno di Regione Emilia Romagna

Ci siamo confrontati con il concetto di dominio, prevaricazione, sfruttamento. Termini che puntellano il percorso sempre più degradante dell’umano. Prefiggersi traguardi di monopolio su cose e persone.
Due figure all’inseguimento di successo e denaro, ma totalmente incapaci – per natura e cultura – di farne una ragione di vita.
Come reagire al senso di fallimento dopo anni trascorsi a navigare in una mediocre e infruttuosa onestà?
C’è sempre una soluzione se si è disposti a dare un senso nuovo alla vita.
Il Monopoli è una risposta. Una scuola di vita. Che incarna alla perfezione i paradigmi del nostro tempo: sfida, spietatezza, sopraffazione.
Lo scopo è restare l’ultimo giocatore, mandando a rotoli gli altri. È questa caratteristica spietata che vorremo mostrare con la giusta, innocente soavità. 
Le regole sono semplici. Soldi, contratti, un banchiere. Comprare, vendere. Tasse. Ipoteche, prigione e soprattutto: bancarotta!
Il concetto economico di  monopolio, il dominio del mercato da parte di un singolo venditore fanno bella mostra sul tavolo da gioco. Uno strumento didattico di sapiente vitalità, un gioco che sa tramutarsi in esperto consulente dei processi di sopravvivenza in questo “virtuale” terzo millenio.
Monopolio:  il privilegio del dominio e, per mezzo del denaro, il potere.

Sfida, spietatezza, sopraffazione. Sono queste le parole chiave del terzo millennio o è necessario riscrivere le regole del gioco?