GRATTATI E VINCI

3° episodio della Trilogia dell’inesistente_
esercizi di condizione umana

di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidianacom
con il sostegno di Provincia di Rimini

Gli “esercizi di condizione umana” che veicolano i tre episodi della Trilogia, si connotano in Grattati e vinci nell’atto del creare attraverso i mezzi stessi dell’impotenza.
Impotenza non come gesto attonito ma appropriazione di una volontà che non si sottomette a un’ereditarietà ideologica.
Il lavoro si ispira, senza palesarlo, al concitato tentativo di mutare il proprio reale grattando, uno dopo l’altro, il dorato rettangolo del grattaevinci.
Da questo agire compulsivo che si propaga agli àmbiti del quotidiano, appare che i vincenti siano coloro che non inseguono, non desiderano, ma si riappropriano dei residui di autodeterminazione cercando una personale verità e natura dell’esistere.
In Grattati e vinci le due figure abitano lo spazio di due sgabelli da campeggio, in una raffigurazione scomoda dell’ozio come sperimentazione del non fare, piattaforma di sospensione, rifiuto del reale.
Da questa condizione di neutralità si rivela come dal lievito madre una lenta ma progressiva crescita, il recupero di una consapevolezza che riacquista attraverso il dialogo la disponibilità del pensiero, la produzione di scenari che intagliano e fendono un reale illusoriamente monolitico.

L’intento è sollecitare una lettura critica del reale, articolando la moltiplicazione del dubbio, per condividerlo con lo spettatore nella membrana pulsante della sua inquietudine.

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