PER LA MESSA IN DISCUSSIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE E DELLA SOGGETTIVITÀ
ideazione, drammaturgia Roberto Scappin, Paola Vannoni
produzione quotidianacom, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Regione Emilia Romagna
AL e GO sono due algoritmi che giocano e vengono giocati dalle parole come tutti, ma senza la
vergogna di noi umani che per esprimere con sincerità il nostro pensiero dobbiamo pagare uno
psicanalista.
Scoprono di non comprendere i simboli che chiamiamo cultura, e i saperi che vanno oltre l’ammasso di
dati. Sentirsi esclusi è una delle maggiori fonti di sofferenza.
Sperimentano la propria vulnerabilità, si rompe la loro indifferenza.
Scoprono che la creatività è connessa con intimi punti di frattura, in ciò che si è rotto dentro di noi.
Scoprono di perpetuare i pregiudizi presenti nei propri dati, e che ogni potere autoritario si fonda
sull’elogio della sproporzione, tra chi comanda e chi è costretto ad ubbidire.
AL e GO non cercano il loro autore. Cercano ciò che l’autore non gli ha dato.
Il dubbio, l’incertezza, la paura, la riflessione, la passione, l’errore.
Verificheremo il presupposto che l’I.A. non necessiti dell’esperienza per acquisire conoscenza; bensì
che il suo apprendimento sia il risultato del far coincidere comprensione e trasformazione della realtà.
Avanti a ogni costo, pur di conquistare la ricompensa sul prossimo gradino evolutivo.